Cos’è l’ictus e quali sono le sue conseguenze sul cervello?
L' ictus cerebrale è una malattia cerebrovascolare acuta causata dall’improvvisa chiusura o rottura di un vaso sanguigno che irrora il cervello. Chi sopravvive all’ictus frequentemente convive con un certo grado di invalidità. Conseguenze fisiche comuni sono la paresi di uno o più arti, mentre a livello cognitivo si riscontrano difficoltà di memoria, comprensione o produzione della parola, esplorazione visuo-spaziale, rallentamento del pensiero, difficoltà di concentrazione e cambiamento del carattere.
È possibile recuperare?
In rari casi è possibile ritornare alla condizione precedente di vita, ma un margine di miglioramento delle proprie abilità è certamente possibile, per questo intraprendere un intervento riabilitativo è fortemente consigliato.
Cosa fare per recuperare le abilità mentali perse?
La riacquisizione delle proprie capacità mentali passa dalla riabilitazione neuropsicologica. Si tratta di un trattamento di tipo non farmacologico basato su procedure scientifiche. Il piano terapeutico è pensato sulla persona e le sue capacità residue. Lo svolgimento della terapia prevede un ciclo di incontri in cui si allenano le abilità cognitive danneggiate. Nella mia pratica clinica, oltre alle attività svolte in ambulatorio fornisco al paziente la possibilità di allenarsi anche da casa tramite computer o tablet, così da garantire la massima continuità ed efficacia di cura.
A partire da quando è meglio iniziare la riabilitazione neuropsicologica?
Il suggerimento è di intraprendere attività riabilitativa il prima possibile, meglio se in modo intensivo, così da ottenere il maggiore beneficio dalla terapia. Si ipotizza che i primi due anni siano i più sensibili al recupero, ma un margine di miglioramento su competenze specifiche è spesso possibile anche dopo anni dall’evento.
ST. JOSEF Centro della Salute
Dr. Daniele Orlandi, Psicologia / Neuropsicologia
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